Parliamo di crisi dei valori. Cosa possiamo fare davvero per combatterla?

Sicuramente avrai sentito questa frase, una volta nella vita: “crisi di valori”. Frase riferita a volte ai giovani, altre all’orientamento sessuale delle persone, agli insegnanti e ai nuovi metodi di insegnamento, alla politica odierna, potrei continuare all’infinito.

Sicuramente avrai pensato anche tu che sia una cosa che riguarda tutta la società in generale e, credimi, sono d’accordo con te. Perché in fondo, diciamocelo, riguarda tutti noi, non solo una delle categorie che ho elencato all’inizio di questo articolo (a titolo puramente esemplificativo).

Certamente dire “crisi di valori” è dire tutto e dire niente. Cos’è? Per capire come affrontarla, bisogna sapere di cosa stiamo parlando.

La crisi dei valori esiste nelle nostre azioni. Tutti noi siamo dotati di un cervello che pensa, il più delle volte, e poi agisce. Quando nel pensiero e/o nelle azioni mancano delle virtù di base come la giustizia, saggezza o coraggio ad esempio, le conseguenze sono situazioni che portano poco di buono, nel breve o nel lungo termine. Facciamo un esempio.

Sono un padre di famiglia che vede suo figlio dare un ceffone ad un amico. Mi avvicino e gli chiedo perché l’ha fatto. Lui mi risponde: “Perché voleva prendere il mio giocattolo”. A questo punto, ci sarà una riflessione nella mia testa. Questa riflessione è filtrata dal mio sistema di valori. Se a prevalere sono i valori positivi, molto probabilmente la risposta sarà “non è una cosa giusta dare un ceffone ad un bambino solo perché voleva prendere il tuo giocattolo. Hai provato a pensare che magari è una cosa che piace anche a lui, quindi avete gli stessi gusti e potreste diventare buoni amici?”. Le conseguenze, con molta probabilità, saranno positive. Ma se a prevalere in me sono i valori negativi, potrei rispondere: “bravo figlio mio, chi mena per primo mena due volte”.  Questa è una situazione da crisi dei valori. Il generare una spirale di odio che non ha fine, perché un comportamento brutto rivolto verso una persona tende a generarne un altro, e così via. Fino ad arrivare a vivere nel mondo in cui viviamo oggi.

La Psicologia Positiva ci offre una possibile risposta a questa crisi. Una risposta, questa volta, mirata e concreta. Può farlo dato che è una materia scientifica che studia come il lavoro sui valori personali possa essere finalmente svolto in un ambiente sano e controllato, dove gli Psicologi (che fanno parte delle professioni sanitarie) hanno degli strumenti pratici per guidarti in un percorso di crescita personale.

È una pietra miliare importantissima nella nostra società, sai perché? Fino a pochi anni fa quest’ambito era lasciato fuori dalla Psicologia convenzionale, solo gli imprenditori ne facevano man bassa. Non la scienza, quella ordinaria, che affida la salute delle persone a dei professionisti che hanno studiato anni per farlo.

Se vuoi conoscere le sei virtù universali e i 24 punti di forza personali ad essi collegati puoi leggere questo articolo, dove parlo delle ricerche svolte in Psicologia Positiva in tal senso.

Ho creato questo blog per diffondere l’approccio scientifico della Psicologia Positiva. Se sei arrivato a leggere fino a qui, ti chiedo un favore personale. Combatti insieme a me. Oggi il vero eroe è la persona che sceglie di non guardare e ascoltare persone vuote, programmi vuoti, pagine social vuote ma, nello stesso tempo, chiassose e rissose. A tutti i livelli, qualunque sia il tuo ruolo sociale. Il vero “onorevole” è chi si fa carico di questa profonda crisi e apre un libro. Aumenta il livello di silenzio in questo trambusto di parole vuote. Perciò ti chiedo, fallo insieme a me.

Costruiremo un mondo migliore, o almeno arricchiremo questo mondo chiassoso con degli angoli in cui vale la pena vivere.

Articolo di Mirko Ventoso

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