Il “flusso di coscienza”. Scopriamo cos’è il Flow

Alcuni costrutti fondamentali definiti e studiati dalla psicologia positiva sono la speranza, l’ottimismo, la felicità, il benessere soggettivo e il “flow”.

Il concetto di flow è stato introdotto per la prima volta da Csikszentmihalyi (1975), uno psicologo americano che, a partire dagli anni ’70, ha svolto una serie di ricerche sul “flusso di coscienza” come fenomeno riscontrabile in determinate condizioni di operatività.

L’attenzione per questo fenomeno nasce da uno studio effettuato sulla creatività (Getzels & Csikszentmihalyi, 1976), che ha portato l’autore a rimanere colpito dal fatto che quando l’artista in questione reputava che la creazione del suo quadro stesse andando bene, egli persisteva nel lavoro senza sosta, ignorando fame, fatica e disagio.

Guarda questo breve video per immergerti nell’atmosfera del Flow

Non era il voler raggiungere il risultato o l’obiettivo finale che lo spingeva e gli dava la forza. Era il piacere di svolgere l’attività stessa che lo motivava ad andare avanti senza sosta, indipendentemente dalle ricompense finali.

In questo studio si sottolineava il godimento, quindi, quale motivazione principale all’operosità. Csikszentmihalyi (1975) ha così concettualizzato il termine flow come:

Uno stato psicologico soggettivo di massima positività e gratificazione, che può essere vissuto durante lo svolgimento di attività e che corrisponde alla completa immersione nel compito.”

La situazione che rende possibile entrare a contatto con questo stato di essere è caratterizzata da due aspetti:

  1. Percezione, da parte dell’individuo, di sufficienti e appropriate opportunità per l’azione (sfide) da parte dell’ambiente
  2. Percezione di personali e adeguate capacità di agirvi (abilità).

Entrare nel Flow dipende, quindi, dall’equilibrio tra queste due componenti, valutate soggettivamente.

Quando stai svolgendo un’attività e consideri le sfide al di là delle tue capacità, entrerai in uno stato dapprima di vigilanza e poi di ansia, ben lontano dal flusso di coscienza di cui stiamo parlando. Nel caso contrario, invece, passerai dal rilassamento alla noia.

Quando percepisci armonia tra i livelli di sfide e abilità, entri nella Flow Experience, l’esperienza ottimale, il pieno assorbimento in un’esperienza che ti coinvolge globalmente, concentrando nel compito aspetti cognitivi, emotivi e comportamentali.

La totale armonia con quello che si sta facendo non solo porta al godimento puro, ma offre la possibilità di accrescere le proprie capacità, mettendosi in gioco, testando e imparando nuove competenze, e la propria autostima (Csikszentmihalyi e LeFevre, 1989). L’esperienza ottimale attiva il flusso dinamico di energia mentale che attiva a sua volta le risorse e le potenzialità dell’individuo.

Ecco perché è importante conoscere il Flow e allenarsi a raggiungerlo. Perché quando sei nella Flow Experience funzioni al pieno delle tue capacità. Imparare a cogliere e sfruttare opportunità di esperienze ottimali porta quindi numerosi vantaggi, quali l’attivazione e lo sviluppo di capacità personali e l’assaporare uno stato di benessere collegato a forti emozioni positive e a un senso positivo di autostima e autoefficacia. Se vuoi scoprire come sviluppare queste abilità ed entrare nella Flow Experience visita il sito di YourPsy, troverai dei percorsi dedicati allo sviluppo delle soft skill che ti permettono di vivere questa esperienza come e quando vuoi tu: Leadership personale , Problem Solving e tecniche di Auto Rilassamento.

Nel frattempo, per ringraziarti di essere arrivato fin qui, ti lascio il link per il download di una guida scritta da me sulla Flow Experience, dove troverai tutte le sue caratteristiche e i consigli su come raggiungerla. Spero sia di tuo gradimento:

Vuoi saperne di più sul Flow e sulla Flow Experience?

Articolo di Mirko Ventoso

2 pensieri su “Il “flusso di coscienza”. Scopriamo cos’è il Flow

  1. Riccardo Titonel dice:

    Un articolo estremamente interessante che getta un po’ di luce su un concetto poco conosciuto quale è il Flow. Attraverso la lettura dell’articolo e dell’e-book ho potuto comprendere meglio la tematica trattata, di cui conoscevo poche cose. Complimenti all’autore, che ringrazio per il contributo.

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